"La Fattoria delle Fiabe - Gemelli in Viaggio - episodio 5"

video EPISODIO 5 COPPIA: CRYSTAL E CIRO I nostri gemellini Crystal e Ciro decisero di esplorare una grande città. Nella metropoli vi erano palazzi, giardini, auto sparate a tutta velocità, aerei, gente che correva affannata in giacca e cravatta. Camminavano con gli occhi al cielo e ammiravano i grattacieli. «Oh guarda, Ciro, ho pestato una cacca!!! Le mie ventose sono tutte impiastricciate e puzzolenti!!! Ma nessuno qua raccoglie i rifiuti?» gridò stizzita Crystal. «Se guardi, alla fermata dell'autobus le persone buttano la sigaretta per terra… mi sa che non sanno cosa significa essere puliti.» e Ciro indicò un signore che stava spegnendo tranquillamente una sigaretta sul marciapiede. «Che ne dici se andiamo in un parco? Mi sono stufata di tutta questa sporcizia, mentre al parco troveremo alberi, aiuole e fiori profumati» propose entusiasta Crystal. I due arrivarono al parco, ma lo scenario che si parò davanti ai loro occhi era ben diverso da quello che si erano immaginati, tanto che le loro ventose si corrucciarono ripiegandosi su se stesse per il disgusto. Gli scivoli erano rotti, alle altalene mancava il sedile, le panchine pendevano da un lato, un po’ zoppe e malmesse. «Ma non si salva nemmeno al parco questa umanità…» pensarono i gemelli rattristati. Ma non si lasciarono perdere d’animo, Crystal e Ciro erano troppo determinati per arrendersi. Decisero, allora, di fare una bella sorpresa agli umani. Si recarono in una ferramenta per procurarsi chiodi, martelli, colla e vernice colorata e tornarono al parco. Lavorarono sodo, impiegando molti giorni e litri di viro-sudore per riparare tutto. Al termine dei lavori il parco sembrava nuovo di zecca e subito i bambini, come le api che trovano un roseto succulento, si riversarono nel parco. Alla bellissima festa di inaugurazione parteciparono naturalmente anche Crystal e Ciro, a cui i bambini, seduti in cerchio, dedicarono un ringraziamento speciale: «Grazie per quello che avete fatto per noi! Vivere in una città non è facile, perché i suoi cittadini non capiscono che ogni strada e ogni parco è anche la loro strada e il loro parco. Dobbiamo imparare ad avere cura non solo delle nostre cose, dei nostri giocattoli, delle nostre case, ma anche di tutto quello che abbiamo in comune, proprio come avete fatto voi.» Un grande applauso risuonò nel parco. A quel punto Ciro e Crystal, visibilmente commossi, dissero ai presenti: «Per imparare ad aiutare le vostre città, potete trovare tantissime informazioni su Internet riguardo, ad esempio, associazioni di volontariato che hanno a cuore GLI SPAZI VERDI. Voi bambini, insieme agli adulti, potete partecipare a eventi per ripulire i parchi, i laghi, i boschi. Anche un piccolo gesto può contribuire a far tornare a splendere le vostre città! Se ogni giorno, ogni persona, si impegnasse a compiere il proprio piccolo gesto di cura degli spazi condivisi, non ci sarebbe bisogno, dopo, di impiegare così tanto tempo e soldi per risistemare tutto.»

Golf, la pallina rimbalza sull'acqua e finisce in buca: il colpo di Jon Rahm è da applausi

video Il Masters di Augusta, in Georgia (Usa), si è aperto lunedì con le sessioni di pratica. In attesa dell'inizio vero e proprio del torneo - è uno dei quattro major del golf professionistico maschile - lo spagnolo Jon Rahm Rodriguez ha messo a segno un hole-in-one tra i più belli di sempre. Rahm è riuscito infatti a mandare la pallina in buca con un solo colpo facendole attraversare uno stagno con tre rimbalzi. La pallina è poi tornata sul green e con una traiettoria a dir poco incredibile è finita in buca. Un colpo da mestro per il golfista spagnolo che ha festeggiato così nel migliore dei modi il suo 26esimo compleanno  Video Youtube

Coronavirus, mascherine chirurgiche, Ffp2 o di comunità: falsi miti e corretti utilizzi

video La larga parte della popolazione italiana ha ormai assimilato l'obbligo di dover indossare una mascherina quando si è al lavoro o in spazi aperti. Sono pochissime infatti le persone che si ostinano a non indossarle, ma anche tra chi le porta spesso si annidano falsi miti e credenze. Mascherine chirurgiche, Ffp2 o di comunità, ognuna ha caratteristiche particolari e tempi di utilizzo diversi. "Quelle chirurgiche andrebbero portate dalle 4 alle 8 ore al massimo. Quelle Ffp2 sono più efficaci ma comunque durano un turno lavorativo, quindi 8 ore. Quelle di comunità vanno lavate ogni giorno", spiega la professoressa di Igiene dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma Patrizia Laurenti. In generale, le informazioni più corrette in possesso delle persone sembrano essere quelle relative alle chirurgiche. Molte di più le incertezze per le altre. "Le uniche lavabili sono quelle di comunità, ma non basta spruzzarci sopra un detergente, vanno immerse in acqua calda a 50°-60° - prosegue Laurenti -. Bisogna indossarle bene, sopra il naso e fino a sotto il mento, e tutta la popolazione deve portarle. Solo così le mascherine possono contenere la diffusione di questa drammatica pandemia".di Francesco Giovannetti

Coronavirus, Locatelli (Css): "Tutto il territorio nazionale deve essere dotato di saturimetri"

video "C'è uno sforzo per cercare di dotare capillarmente il territorio nazionale di saturimetri, che devono diventare una sorta di secondo termometro per seguire il monitoraggio dei soggetti infettati che sono a domicilio". Queste le parole del presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale sull'emergenza coronavirus, presso la sede del Ministero della Salute. "In questo contesto il ruolo dei medici di famiglia diventa fondamentale e l’obiettivo è quello di scaricare quanto più possibile la gestione domiciliare preservando le strutture ospedaliere" ha concluso Locatelli. a cura di Edoardo Bianchi

Orientamenti, il primo Salone scolastico tutto on line

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Oltre 15.000 gli utenti unici, 1000 classi pari a circa ulteriori 25 mila studenti  per un totale di circa 40.000 iscritti oltre a 12.360 prenotazioni per i  webinair, molti dei quali già sold out. Parte da questi numeri, che sono quelli delle pre-registrazionI, Il 25° Salone Orientamenti,  il primo evento nazionale sull’orientamento, sulla formazione e sul lavoro che ha scelto il “saper cambiare” come parola chiave. “Era importante esserci - ha   spiegato l’assessora alla formazione della Regione Ligura, Ilaria Cavo - il   Salone Orientamenti ha saputo cambiare e i numeri delle iscrizioni che sono arrivate alla nostra piattaforma online ci dicono che non solo orientamenti  c’è con la sua proposta di incontri, testimonial, stand, formazione professionale Università e aziende, ma sopratutto con i giovani, che stanno rispondendo iscrivendosi, con gli insegnanti e sopratutto i genitori”. La tre giorni, quindi, si snoderà tra visite virtuali dove studenti e genitori potranno dialogare con i referenti di oltre 250 Scuole, Enti o Aziende e un fitto programma di incontri e eventi con importanti personaggi del mondo della formazione, dell’imprenditoria, della cultura, dello spettacolo, del   mondo giovanile.  “La cosa più importante - prosegue Cavo - è dire ai ragazzi di non fare scelte non consapevoli, lo è sempre stato ma quest’anno  più che mai, per chi deve pensare a un percorso di studi superiore,  università o lavoro, capire che scorsa accade è fondamentale. Una ricerca dice che a livello nazionale i ragazzi si orientano poco, fanno scelte tendenzialmente autonome ma senza informarsi adeguatamente. Credo che il messaggio che deve arrivare è quello di fare le proprie scelte libere ma consapevoli. E anche per questo motivo la piattaforma resterà anche alla fine di questi tre giorni, e penso che sarà anche implementata per rimanere un punto di riferimento”. (videoservizio di Fabrizio Cerignale)