Parigi, è guerriglia dopo la sparatoria al centro curdo: incendi e barricate per le strade

video Nei pressi del luogo della sparatoria al centro culturale curdo di Parigi, in rue d'Enghien nel 10imo arrondissement, tafferugli sono scoppiati dopo che il ministro dell'Interno francese Gerald Darmanin si è recato sul posto e ha preso la parola. Le immagini mostrano lanci di oggetti contro gli agenti, che hanno risposto con l'uso di gas lacrimogeni. Non è chiaro quale sia il motivo degli scontri. Le strade si sono presto rimepite di barricate e montagne di oggetti a cui è stato dato fuoco. Molte le macchine distrutte. La sparatoria di stamattina ha colpito un centro culturale curdo e nelle ore succesive diversi membri della comunità curda si erano raccolti davanti al centro. Darmanin, prendendo la parola sul posto, ha dichiarato che l'assalitore, un 69enne rimasto ferito e che è stato fermato, "voleva ovviamente attaccare gli stranieri" ma che non è certo che il killer volesse specificamente prendere di mira i curdi. video Local Teamvideo Localteam

Brezel, canederli e altre meraviglie: lo street food da provare al mercatino di Natale di Bolzano

video Dai brezel con speck e formaggio ai bratwurst, ma anche piatti caldi e sugosi come gli knodel con la zuppa di goulash, transitando per il Leberkassemmel, il panino con il polpettone insaccato. Sono alcuni dei piatti da non perdere ai mercatini di Natale in Sudtirolo, rigorosamente in versione street-food, perché i Christkindlmarkt si vivono anche così, fermandosi nelle casette gastronomiche e assaggiando le specialità che propongono. Per i ritardatari niente paura: saranno aperti per tutto il periodo festivo, fino all'Epifania. Storici quelli di Brunico, Bressanone, Vipiteno, Merano e Bolzano, che tornano a pieno regime dopo due anni di restrizioni. Nel capoluogo altoatesino, ecco i consigli di Roland Buratti, presidente dell'Azienda di soggiorno e turismo su come districarsi tra i molti assaggi: noi abbiamo provato gli knodel di Ivan Marinelli, prima di un brindisi con vin brulè e l'immancabile fetta di strudel. Di Jacopo Fontaneto

Parigi, proteste e scontri nel quartiere curdo: la polizia indietreggia

video Scontri e lancio di oggetti contro la polizia nel quartiere curdo di Parigi, a un centinaio di metri dalla rue d'Enghien, la zona dalla sparatoria che ha portato alla morte di almeno tre persone. Nella zona i membri della comunità curda si sono riuniti per gridare la loro rabbia. Una parte della manifestazione spontanea è degenerata in scontri con la polizia che ha lanciato lacrimogeni. Nella zona della sparatoria, nel quartiere intorno alla rue d'Enghien e il Faubourg Saint-Martin - nel cuore di Parigi - la tensione è alle stelle con roghi in strada, fischi, scontri con la polizia in tenuta antisommossa. Secondo BFMTV, i manifestanti protestano contro il governo e il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, per non aver garantito la protezione della comunità curda di Parigi.video Localteam

"Mennea 1980 Pietrograd" - Storie di Matteo Marani

video "Storie di Matteo Marani" torna su Sky con Mennea 1980, Pietrograd per raccontare l'impresa del 28 luglio 1980 di Pietro Mennea, che vinse l'oro olimpico nei 200 metri. Uscì da settimo alla curva della finale. La classe del campione lo spinse a insistere e a continuare laddove qualunque altro avrebbe smesso. Dall’ottava corsia, cui era stato costretto in partenza, cominciò una rimonta che entrò nella leggenda dello sport. Nella nuiva puntata di "Storie" alcune interviste di rilievo: Franco Carraro, all’epoca presidente del CONI, i campioni olimpici Fabrizio Oliva, Allan Wells e Filippo Tortu, il giornalista Paolo Garimberti, il direttore del TG La7 Enrico Mentana e la moglie di Pietro Mennea, Manuela Oliveri Mennea. Mennea 1980, Pietrograd in onda venerdì 23 dicembre alle 22.45 su Sky Sport Uno e poi, nei giorni successivi, sui canali Sky.Ufficio Stampa Sky Sport

Per la prima volta Putin usa la parola 'guerra' per il conflitto in Ucraina

video Il presidente russo Vladimir Putin ha usato per la prima volta in pubblico la parola "guerra" per riferirsi al conflitto in Ucraina, invece di parlare come sempre di "operazione militare speciale". "Il nostro obiettivo non è far girare il volano del conflitto militare, ma, al contrario, porre fine a questa guerra", ha detto il presidente russo ai giornalisti a Mosca, dopo aver partecipato a una riunione del Consiglio di Stato sulle politiche giovanili. "Ci siamo impegnati e continueremo a lottare per questo". I critici di Putin affermano che usare la parola "guerra" per descrivere il conflitto ucraino è illegale in Russia da marzo, quando il leader russo ha firmato una legge sulla censura che rende reato diffondere informazioni "false" sull'invasione, con una sanzione fino a 15 anni di reclusione per chiunque venga condannato.Nikita Yuferev, un parlamentare municipale di San Pietroburgo fuggito dalla Russia a causa della sua posizione contro la guerra, ha dichiarato di aver chiesto alle autorità russe di perseguire Putin per "diffusione di informazioni false. Non c'è stato alcun decreto per porre fine all'operazione militare speciale, nessuna guerra è stata dichiarata", ha scritto su Twitter. "Diverse migliaia di persone sono già state condannate per tali parole sulla guerra". L'ARTICOLO Ucraina - Russia, le news dalla guerra oggivideo Ansa

Ciclismo, l'ultimo saluto all'ex ciclista Davide Rebellin, travolto e ucciso da un camion pirata

video A Lonigo, in provincia di Vicenza, tanta gente per i funerali dell'ex ciclista Davide Rebellin, travolto e ucciso a 51 anni da un camion pirata il 30 novembre scorso. Presenti anche chi gli è stato avversario e compagno in strada: Bugno, Chiappucci, Ballan, il ct Bennati. La rabbia di Gilberto Simoni: "Quanti morti servono ancora per avere una legge che tuteli le vittime della strada?".Di Enrico FerroEnrico Ferro

Mariupol, ruspe russe sulle rovine del teatro simbolo della resistenza ucraina

video I soldati russi hanno demolito metà del teatro di Mariupol, uno dei luoghi simbolo della guerra in Ucraina dopo il bombardamento avvenuto il 16 marzo mentre veniva usato come rifugio dalla popolazione civile. E' quanto riferito da Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco su Telegram, citato da Kyiv Independent, secondo cui "gli occupanti hanno demolito metà del teatro. Quindi in due giorni, lì non ci sarà più nemmeno un ricordo fisico" di quanto avvenuto. Andriushchenko ha accusato le autorità di occupazione di cercare di coprire l'assassinio di centinaia di civili, morti quando l'edificio fu bombardato dai russi a marzo. Di certo intorno alle macerie del teatro di recente è stato innalzato uno schermo, completato con immagini di personaggi della cultura russa, che copre quello che avviene alle spalle. L'ARTICOLO Ucraina - Russia, le news dalla guerra oggiVideo Twitter - WhiteRaSC

Rapimento Ponte Milvio, il dipendente del Moku:"Nessun movimento strano"

video "Ho visto un ragazzo con le treccine che è entrato a cercare qualcuno. Poi non mi sono accorto di niente. Quando alle due stavo sparecchiando ho saputo quello che era successo". A parlare è uno dei lavoratori del ristorante Moku, uno degli ultimi ad aver visto ieri sera Danilo, che si trovava a cena proprio nel ristorante dove lavora. "Ho visto che questo ragazzo era a cena - ricorda il cameriere che non è stato ascoltato dalle forze dell’ordine - Mi sembra fosse con un altro amico. Ricordo che è entrato un ragazzo da fuori per uno dei ragazzi da fuori è entrato per verificare l’interno, un ragazzo di colore con il cappuccio. Non aveva un’aria minacciosa. È entrato e da quello che ho capito si conoscevano. Non c’è stata nessuna colluttazione o qualcosa di strano. Il ragazzo (Danilo ndr) è uscito fuori volontariamente, nessuno lo ha forzato. Io certo non so se lo stessero aspettando fuori o se si sia proprio allontanato con loro, questo non posso dirlo. Qui ci sono serate tranquille, si mangia Sushi, poi c’è la musica, il dj. Io non so che sia successo, c’è la sicurezza e le telecamere di sorveglianza. Io non sono stato interrogato".Vai all'articolo