«Soccorsi a papà in ritardo» Un esposto ai carabinieri
cesiomaggioreAnziano si sente male a casa ma tutti i mezzi di soccorso tra Feltre, Belluno e Pieve di Cadore sono impegnati e così deve attendere quasi un'ora per vedere un'ambulanza. Il figlio allora decide di presentare un esposto in Procura e ai carabinieri. Due sono i fatti che il cittadino ha deciso di denunciare alla magistratura.L'AMBULANZAAd inizio gennaio «mentre stavamo parlando mio papà ha iniziato a vomitare rischiando di soffocare», racconta il cittadino di Cesiomaggiore. «Mentre con la badante cercavamo di soccorrerlo, ho chiamato il 118 ma mi è stato risposto che le due ambulanze in capo all'ospedale di Feltre erano fuori per altri interventi, che l'elicottero era impegnato e anche le ambulanze di Belluno non erano disponibili. Questo», spiega l'uomo, «succedeva alle 10.12 di una domenica. Mio papà, però, non riuscendo a respirare, ha perso i sensi e soltanto poco prima delle 11 sono stato richiamato dalla centrale operativa del Suem che mi annunciava l'arrivo dell'ambulanza. Mio papà è ancora qui per volere del destino». A questo punto il cittadino nel suo esposto chiede che venga fatta luce «su questo sistema sanitario che lascia solo due ambulanze in capo ad un ospedale come quello di Feltre in un giorno festivo e in un territorio così vasto. Mi chiedo in caso di un infarto o ictus cosa sarebbe successo. A questo punto siamo tutti in pericolo e abbandonati dalle istituzioni che dovrebbero invece tutelarci per legge. Cosa succederebbe in caso di un evento grave che coinvolga diverse persone simultaneamente? L'operatore del 118 potrebbe essere costretto a decidere chi soccorrere e chi no? Non auguro a nessuno di trovarsi nella mia situazione con un familiare che perde conoscenza e rischia di soffocare nel suo vomito senza che nessuno lo possa soccorrere perché le uniche due ambulanze sono occupate. Chiedo che l'autorità competente disponga gli opportuni accertamenti e se necessario vengano adottate tutte le misure previste per legge su questo episodio».Ma su questa vicenda dall'Ulss 1 Dolomiti spiegano che le due ambulanze in capo sia all'ospedale di Belluno sia di Feltre «sono stabilite dalle schede regionali in base ai bisogni. In realtà dalla chiusura della chiamata tra la centrale operativa del Suem e il paziente avvenuta alle 10.20 l'ambulanza è arrivata sul posto alle 11.05 per trattare un codice giallo. È vero, delle due ambulanze del Pronto soccorso una era appena partita per Arsiè e una per Alano». LA SCHEDA SvAMAMa le criticità con la sanità non finiscono qui per questo cittadino che lamenta il fatto che a novembre il medico di famiglia gli ha fatto pagare 30 euro la scheda di valutazione multidisciplinare detta Svama per suo papà. Il cittadino aggiunge che «la Svama non era stata nemmeno compilata in modo adeguato tanto che, dopo aver cambiato medico, me la sono fatta rifare dal nuovo e non me l'ha fatta pagare». Di fronte al dubbio se vada o meno pagato questo documento, l'uomo ha scritto all'Ulss spiegando la sua vicenda e attendendo una risposta. «Era il 20 novembre ma una risposta ad oggi non è arrivata. A questo punto chiedo di sapere se mi saranno restituiti i soldi pagati e se il medico che ha chiesto questa somma sarà sottoposto a qualche provvedimento da parte dell'Ulss».Sulla vicenda dagli uffici dell'azienda sanitaria fanno sapere che la questione è ancora in via di approfondimento perché «solitamente la scheda Svama viene redatta dall'Unità di valutazione multi disciplinare del distretto, non dal singolo medico di base». --pda© RIPRODUZIONE RISERVATA