«Fine dei lavori post Vaia entro il prossimo anno e bacini anti allagamenti»
il bilancioAutonomia idroelettrica, nuova legge sulla Protezione Civile e nuovo Piano regionale rifiuti. Sono tre i punti principali nell'ormai tradizionale bilancio di fine anno dell'assessore regionale all'ambiente e alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, che aggiunge un quarto obiettivo ormai prossimo: la conclusione dei cantieri post Vaia anche nelle aree che si sono rivelate più complesse, come i Serrai di Sottoguda.Bottacin parte dalla legge 24: «Quella che ci ha fatto diventare uguali al Trentino e che, alla scadenza delle 24 grandi concessioni idroelettriche, permetterà al Veneto di assumere la proprietà delle centrali. Saranno la Regione e la Provincia di Belluno per le centrali del suo territorio ad occuparsi delle gare per le nuove concessioni e questo ci consentirà di essere artefici del nostro futuro su un asse strategico come quello energetico. Personalmente lo considero un risultato clamoroso, frutto di un lavoro che ho iniziato 13 anni fa da presidente della Provincia di Belluno». E a questo proposito ricorda anche la legge sulla cessione di quote di energia da parte dei grandi gestori, norma che porta risorse fresche e aggiuntive sui territori, già destinate alle case di riposo, in particolare nel Bellunese dove si trovano i due terzi delle grandi derivazioni e dove ci sarà la possibilità di finanziare anche altre attività.L'assessore regionale non nasconde la soddisfazione anche per la legge sulla Protezione Civile: «Approvata pure dall'opposizione e frutto di un lungo lavoro di approfondimento e condivisione che ci ha permesso di arrivare all'unanimità. Questa legge consolida la Protezione Civile del Veneto, già lodata dal presidente della Repubblica Mattarella, in una posizione di vertice a livello europeo. Ma la nostra intenzione è quella di migliorare ulteriormente il sistema».È stato il presidente di Legambiente, invece, a gratificare la Regione Veneto per il nuovo Piano Rifiuti, con il quale si fissa al 2030 l'abbandono di tutte le discariche: «Come previsto dalle direttive dell'Unione Europea che rispettiamo con molti anni di anticipo. I tre termovalorizzatori di Schio, Mestre e Padova saranno sufficienti, cioè senza ampliamenti, a trattare tutto il rifiuto secco residuo della regione e ormai siamo molto vicini all'obiettivo dell'84%, basta che città come Padova e Verona che sono ancora indietro raggiungano i livelli di differenziata in linea con le altre. Legambiente è venuta con noi a presentarlo, parlando di piano di altissimo livello».Bottacin ricorda anche come il piano da oltre tre miliardi di euro destinati alla ricostruzione post Vaia sia a buon punto: «In alcune zone le difficoltà sono state superiori al previsto, come lungo i Serrai di Sottoguda, dove è stato necessario procedere con disgaggi su tutte le pareti. Il prossimo anno verrà avviata la costruzione di due nuovi bacini di laminazione in provincia di Treviso e Vicenza, ma bisogna sottolineare come le opere realizzate e le manutenzioni costanti contro il dissesto idrogeologico, al quale abbiamo destinato altri 40 milioni di euro, si siano rivelate efficaci in tutti gli eventi meteo critici ed eccezionali. I danni non sono mancati, ma nemmeno paragonabili a quelli del passato. In tutto questo lavoro siamo affiancati dall'Università di Padova che è un'eccellenza assoluta».Impossibile non ricordare i 48 incendi boschivi, alcuni dei quali devastanti, affrontati dalla Regione durante il 2022 e gli eventi meteo avversi che hanno portato alla dichiarazione di ben nove stati di crisi, di cui cinque nel Bellunese.Infine, un'occhiata al 2023, che dovrà vedere l'aggiornamento del Piano Aria insieme alle altre Regioni del Bacino Padano. Bottacin spera anche che sia l'anno buono per ottenere il finanziamento del progetto "Pimot", piattaforma basata sull'intelligenza artificiale in grado di unire e leggere la molteplicità dei dati raccolti sul territorio per prevedere eventuali criticità. L'assessore chiude tendendo una mano alla Provincia di Belluno: «C'è un dialogo costante e positivo. Io auspico che a breve si arrivi a una riforma che riporti gli enti Provincia al passato, cioè all'elettività diretta degli amministratori». --© RIPRODUZIONE RISERVATA