Terremoto, trema il Centro Italia Colpite le Marche, danni e treni fermi

il casoFilippo FioriniLa maggior parte delle persone ha creduto di aver un malore, ma era il terremoto che ha colto la costiera marchigiana, gran parte dell'Italia centrale e Nord orientale, fino anche ai Balcani, ieri tra l'ultima sveglia e il primo caffé del mattino.Erano le 7,07 quando la faglia adriatica si è attivata una trentina di km a Est del lungomare di Marotta, provincia di Pesaro-Urbino, e chi passeggiava sulla spiaggia (così come chi faceva lo stesso in altre spiagge vicine, soprattutto tra Fano e Ancona, ma anche a Rimini) ha detto di aver «visto gli alberghi oscillare», per fortuna senza che nessun edificio sia crollato in questa zona recentemente colpita dall'alluvione, né altrove. È durata 15 secondi, ha avuto una magnitudo di 5,5, ha spinto decine di persone a correre in strada spaventate, ha fermato i treni cinque ore, ha chiuso le scuole, ma non ha fatto gravi danni o vittime. Il mare ha assorbito le oscillazioni verticali e orizzontali sopra l'epicentro, poi le onde sismiche hanno percorso chilometri portando solo paura, anche con le successive scosse d'assestamento che tuttora perdurano.«È stato un boato terribile, come una bomba», «sono cadute tutte le cose e sono corsa fuori», «da queste parti siamo abituati ai terremoti, ma questo è stato forte», sono alcune delle testimonianze dei primi minuti, mentre i social si riempivano di video di lampadari come pendoli e suppellettili sparse ovunque, per mostrare quello che è stato il sisma più intenso a colpire l'area dal 1930 ad oggi. Uno degli episodi più significativi è stato il terremoto trasmesso in diretta dall'emittente locale Fano-Tv, durante la rassegna stampa del mattino «Occhio alla Notizia». Il conduttore Massimo Foghetti vede tremare un articolo di cronaca nel televisore su cui viene proiettato, esattamente quando i sismografi dell'Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (Ingv) vanno fuori traccia a Roma. «Attenzione, una scossa di terremoto si è verificata in questo momento», racconta il giornalista alzandosi dalla scrivania. Poi qualcuno dalla regia dice «pare essersi fermata», ma la terra ricomincia subito a tremare e le trasmissioni vengono sospese, con Foghetti che lascia lo studio: «Io me ne vado». Dalla redazione fanno sapere di aver registrato solo lievi danni: «Qualche calcinaccio. Pochi minuti dopo eravamo tornati in diretta».Esclusivamente di calcinacci, per fortuna, parla più in generale anche la conta dei danni: intonaci e cornicioni crollati alla stazione di Ancona, che ha portato le Ferrovie dello Stato a fermare il traffico sulla linea Adriatica fino alle 11,50 di ieri. Calcinacci e crepe presso il Santuario di Maria Goretti a Corinaldo (Ancona), chiuso per inagibilità, così come è accaduto per altre quattro chiese: Santa Maria del Ponte, a Senigallia, Rocco San Baggio (quella in condizioni peggiori), Montemaggiore al Metauro e la cappella del monastero delle carmelitane a Fano.Il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, insieme all'assessore alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, e il responsabile della stessa, Stefano Stefoni (ovvero i medesimi funzionari che hanno appena affrontato l'alluvione nel Senigalliese), hanno disposto rapidamente una task force e inviato i vigili del fuoco a fare sopralluoghi. Dopo aver parlato con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il ministero dell'Interno e il comando della Protezione Civile, Acquaroli ha disposto la chiusura di tutte le scuole, che è in vigore anche oggi: «Per il momento non sono segnalati danni gravi a persone o cose - ha detto -, ma l'allerta sarà massima finché le verifiche non saranno completate».Mentre lo sciame sismico continuava - sono state registrate almeno 50 scosse di magnitudo fino a 4 -, a Palazzo Chigi si sono riuniti i viceministri competenti per fare il punto. Gli esperti, intanto, hanno rassicurato su due temi che preoccupavano la cittadinanza (oltre mille le chiamate al 112): non c'è alcun pericolo tsunami e le trivellazioni in Adriatico non c'entrano nulla con i movimenti tellurici naturali di un Paese, il nostro, considerato in gran parte zona sismica. --© RIPRODUZIONE RISERVATA