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Irene Aliprandi / bellunoÈ Raffaele Addamiano il candidato consigliere più votato. Il rappresentante della lista di Fratelli d'Italia ha raccolto 260 preferenze personali, in netta crescita rispetto alle 155 ottenute cinque anni fa e, in considerazione anche della sua esperienza, è legittimo immaginare che l'avvocato avrà un ruolo di primo piano nella squadra del nuovo sindaco. Dietro di lui un altro nome di peso: il candidato sindaco del 2017, Paolo Gamba, che vanta 236 preferenze primo nella lista Belluno al Centro. Dalla stessa lista esce anche il terzo classificato: Marco Dal Pont con 196 preferenze. L'opposizione piazza al quarto posto Giangiacomo Nicolini, capolista di Belluno D+ con 194 voti, in crescita rispetto ai 172 di cinque anni fa. La top ten vede anche Luciano Bassi (Belluno al Centro) con 174 preferenze e al sesto posto la prima donna, Claudia Bettiol del Partito Democratico, già candidata sindaco dieci anni fa contro Jacopo Massaro che stavolta ha superato.Il sindaco uscente, infatti, è l'unico eletto di InMovimento, settimo tra i più votati con 166 preferenze personali. Seguono Mirco Costa (Valore Comune Vignato sindaco) con 149 preferenze; Francesco Pingitore (Lega), vecchia conoscenza del consiglio comunale con 143 preferenze in calo rispetto alle 155 del 2017 e al decimo posto un'altra donna: Lorenza De Kunovich (Lega) con 135 voti. «Per me è una grande emozione», afferma De Kunovich. «Dopo tanti anni mi sono riproposta, con umiltà, per la stima che ho da sempre per Oscar e per l'assessore Bottacin, che mi ha stimolato a rimettermi in gioco e su cui tutta la nostra squadra può contare. Per me è doveroso un grazie alle tante persone che mi hanno dato fiducia. Un grazie anche al mio mentore Michele Carbogno, che mi ha supportata e sopportata durante tutta questa lunga campagna elettorale».i flopBocciata quasi al completo la giunta uscente. Detto del buon risultato di Massaro, e dell'ottimo della candidata sindaca Lucia Olivotto, l'unico a tornare in consiglio comunale è Marco Perale (lista Insieme per Belluno, che rielegge anche il presidente del consiglio uscente, Francesco Rasera Berna, con 122 preferenze) con 102 voti personali. Tutti fuori gli altri ex assessori: Valentina Tomasi passa dalle 372 preferenze del 2017 alle 83 di domenica, Biagio Giannone da 165 a 73, Yuki d'Emilia si ferma a 30 come Lucia Pellegrini (erano 54), Francesca De Biasi a 73 (erano 118 nel 2017), Alberto Simiele invece cresce da 82 a 93, come Marco Bogo (da 18 a 59) ma restano comunque fuori dal consiglio, Albano Reolon (primo mandato) passa da 74 a 35. Fuori anche la consigliera delegata alla scuola Nadia sala, da 87 a 67 preferenze.Niente seggio in consiglio, almeno in questa prima fase, anche per Franco Roccon, quinto della lista Noi con Oscar con 73 preferenze (nel 2017 era candidato sindaco).curiositàDue le sfide in famiglia: Simonetta Buttignon (Belluno al Centro) supera il padre Mario (Pd) 107 a 11 preferenze e va in consiglio. Fuori entrambi, invece, i fratelli Alberto (Belluno al Centro) e Cristiana Gabrieli (Belluno D+) con 19 voti per lui e 9 per lei.Il cambio di schieramento ha premiato Giorgio Pirolo: nel 2017 ottenne 8 preferenze con InMovimento, mentre con Fratelli d'Italia ne ha prese 42 che però non gli bastano per andare in consiglio comunale; al contrario Bruno Longo (Valore Comune) scende da 198 (Belluno è di tutti nel '17) a 80 voti ma rientra a Palazzo Rosso. --© RIPRODUZIONE RISERVATA