Luxottica, Del Vecchio al 25% e prepara la successione

di Eleonora Vallin wBELLUNO Leonardo Del Vecchio mette mano alla cassaforte di famiglia Delfin che controlla il 61,35% del capitale Luxottica, sale al 25% delle quote in piena proprietà, disegnando la linea per la successione. Ieri sera è stato comunicato da fonti finanziarie un aumento di capitale da 162 milioni per la società lussemburghese che fa capo all'imprenditore di Agordo. La patrimonializzazione è stata sottoscritta per intero da Del Vecchio, che è così salito dall'1,7% al 25%, diluendo le quote distribuite ai sei figli, che sono scesi dal 16,38% al 12,5%. «L'iniziativa», spiegano fonti vicine a Delfin, «mira a garantire in futuro una successione ordinata nella famiglia». Come emerge dai documenti depositati nel Granducato, il 12 novembre l'assemblea di Delfin ha deliberato la creazione di due conti speciali di riserva utili in cui sono stati trasferiti ingenti fondi, che potranno essere distribuiti come dividendo. In cifre, si tratta di 638 milioni destinati alla riserva speciale privilegiata e di 1,477 miliardi alla riserva speciale generale. Il capitale sociale, invece, è stato aumentato da 520,9 milioni di euro a 682,9 milioni con la creazione di 6.232.370 azioni ordinarie e di 248.832 titoli privilegiati del valore nominale di 25 euro. Il patron di Luxottica mantiene l'usufrutto e i diritti di voto sull'intero capitale e gli unici altri soci restano i sei figli, che hanno la sola nuda proprietà dei titoli Delfin. Tra le operazioni varate anche alcune modifiche dello statuto della holding, cui fanno capo, oltre a Luxottica, quote in Foncière des Régions-Beni Stabili, in Unicredit e Generali. Oltre alle delibere sulle modalità di trasferimento dei titoli e sui quorum dell'assemblea, è stata introdotta la possibilità di nominare un massimo di tre osservatori «fintanto che Leonardo Del Vecchio sarà detentore di più del 50% dei diritti di voto». Gli osservatori potranno partecipare alle riunioni del cda anche prendendo la parola, ma senza diritto di voto. Lo statuto dispone inoltre che «nel momento in cui Leonardo Del Vecchio cesserà di avere il 50% dei diritti di voto o di essere gestore», la società verserà ogni anno un dividendo pari al 10% dell'utile netto entro 20 giorni dall'approvazione dei conti. Indiscrezioni dei mesi scorsi riferivano dell'ipotesi, in un passaggio successivo, della cessione del pacchetto del 25% alla moglie Nicoletta Zampillo, nonché madre del ventenne Leonardo Maria, che, in questo modo, conquisterebbe la quota di diritto per la successione legittima. «Sono decisioni di mio padre: noi siamo sempre stati tutti d'accordo» aveva commentato alcune settimane fa, circa il riassetto, Claudio Del Vecchio il maggiore dei figli. Comunque, aveva aggiunto, «noi come figli, io di sicuro, ho sempre rispettato la sua volontà». A fine 2012, in base ai conti consolidati depositati, Delfin aveva asset per 11,4 miliardi con un utile netto consolidato di 209 milioni.