«Privatizzata» la fontana in piazza

BELLUNO.«Ci vogliono rubare l'acqua». Atto simbolico, ma d'effetto, ieri mattina nel centro di Belluno di alcuni membri del Comitato bellunese Acqua Bene Comune che hanno voluto «privatizzare», per un'ora, la fontana di piazza dei Martiri circondandola con una rete arancione di plastica, ribadendo così la necessità di far tornare pubblico e comune il bene più prezioso cioè l'acqua.
E questo anche in vista dalla manifestazione nazionale che si terrà sabato 20 marzo a Roma, organizzata dal Forum nazionale dei movimenti dell'Acqua, a cui parteciperà anche il Comitato bellunese che sta preparando, per l'occasione, anche un pullman.
Alcuni ragazzi del Bl.itz, centro sociale che fa parte del Comitato bellunese, in tenuta da operai con tanto di casco e giubbotto catarifrangente, hanno semicircondato con della rete di plastica arancione, come si usa nei cantieri, la fontana della piazza e hanno posto sul marciapiedi la riproduzione in cartone di un distributore di acqua, simile a quelli usati per i ticket del parcheggio, su cui era scritto: «Per accedere alla fontana inserire 5 euro. Fontana pubblica acqua privata».
Inoltre sono stati distribuiti dei volantini del Comitato in cui si spiegava la questione dell'acqua, invitando la cittadinanza ad aderire alla protesta romana.
«Il governo, attraverso il decreto Ronchi, ha deciso la definitiva privatizzazione del servizio idrico», si legge nel comunicato. «Dopo un anno, in cui oltre 9000 cittadini bellunesi hanno sottoscritto una petizione popolare per bloccare questo processo, ci troviamo di fronte a una situazione dove anche nei nostri territori, nuovi predatori e speculatori vogliono trasformare in merce il bene più prezioso delle nostre montagne, come sta accadendo per la costruzione di una centrale in Valle del Mis da parte della ditta privata Valsabbia spa di Brescia».
Con questa iniziativa, «in cui abbiamo voluto simbolicamente privatizzare l'acqua pubblica della fontana, vogliamo denunciare l'ipocrisia di chi vorrebbe anteporre alla difesa dei beni comuni, la logica del profitto. Questa è la nostra terra. Questa è la nostra acqua».
Per adesioni e informazioni sulla manifestazione di Roma si può inviare una email ad: acqua.belluno@libero.it opure telefonare al numero 338 1672562.

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Paola Dall'Anese /